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Sabato, 02 Aprile 2011 - 17:32 :: 97333 Letture
Il resoconto della escursione compiuta il 13 marzo u.s. (continua)
E’ una nuvolosa giornata invernale, la pioggia incombe, cerchiamo di contattare uno del gruppo; manca, lo ritroveremo più avanti*. La collina è sempre verdeggiante, come le montagne circostanti e degrada verso una ampia pianura ricca di corsi d’acqua. Siamo in appennino centro meridionale, in lontananza si scorgono delle chiazze bianche, stavolta di neve, non è strano. Gli inverni sono da noi piuttosto rigidi e non è difficile trovare sulla parte alta dei rilievi chiazze di neve sino a tarda primavera.
E’ il 13 marzo 2011 ed iniziamo a ripercorrere a ritroso nel tempo la nostra storia. Novelli Benjamin Button, ci inerpichiamo per la moderna S.P.331 in direzione Castello del Matese, attraversando in un colpo solo duemilacinquecento anni di storia. La moderna cittadina di Piedimonte Matese è sotto di noi, sulla parte alta il borgo medioevale. Sul Cila i poligonali dei Pentri rievocano il ricordo della Allifae sannitica. Attraversiamo l’abitato di Castello del Matese ed anche qui ai piedi della torre risalta la stratificazione sannitica (del basamento), medievale (della parte superiore e delle torri), indi gli abitati della nostra contemporaneità (articolo intero)
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ACQUA E IDROGENO SU UN PIANETA "ABITABILE" Probabili vite extraterrestri sul K2-18b, un pianeta simile alla Terra. Per la prima volta, è stata scoperta acqua nell'atmosfera di un esopianeta: temperature simili alle terrestri, due volte la Terra, una massa 8 volte più grande, orbita in una "zona abitabile", a 110 anni luce dalla Terra. "Vi è anche idrogeno. Un potenziale candidato all'abitabilità per forme di vita diverse da quella umana", spiega Giovanna Tinetti, docente alla Univer- sity College di Londra, responsabile del gruppo di ricerca. Fonte RAI
SCOPERTO PIU' ANTICO AMMASSO DI GALASSIE Scoperte le 12 galassie più antiche mai viste, nate quando l'universo aveva 800 milioni di anni. Costituiscono il più antico ammasso di galassie in formazio- ne, lontano 13 miliardi di anni luce. L'annuncio è stato dato dal gruppo in- ternazionale di ricercatori dell'Osser- vatorio Astronomico Nazionale del Giap- pone. In questo antico ammasso, denomi- nato z66OD, le galassie sono 15 volte più concentrate delle attese. "Si trat- ta di strutture rare. Aiutano a racco- gliere grandi quantità di gas", spiega- no gli esperti. Fonte RAI
NOBEL FISICA PER STUDI UNIVERSO ED ESOPIANETI James Peebles (Canada-Usa), Michel Ma- yor e Didier Queloz (Svizzera) sono i vincitori del Nobel per la Fisica 2019. Peebles è stato premiato "per scoperte teoriche in cosmologia fisica", i due colleghi "per la scoperta di un esopia- neta in orbita attorno a una stella di tipo solare". Le ricerche dei 3 nuovi Nobel, spiega l'Accademia reale svedese delle Scien- ze, hanno cambiato la nostra immagine dell'universo, portando conoscenze sul- la radiazione cosmologica di fondo e sui sistemi solari oltre il nostro. Fonte RAI
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