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 Escursione alla Grotta del Diavolo o Grotta di Mezzogiorno del 13 marzo 2011 ::
 
  Sabato, 02 Aprile 2011 - 17:32 :: 96159 Letture

Il resoconto della escursione compiuta il 13 marzo u.s.  (continua)

E’ una nuvolosa giornata invernale, la pioggia incombe, cerchiamo di contattare uno del gruppo; manca, lo ritroveremo più avanti*. La collina è sempre verdeggiante, come le montagne circostanti e degrada verso una ampia pianura ricca di corsi d’acqua. Siamo in appennino centro meridionale, in lontananza si  scorgono delle chiazze bianche, stavolta di neve, non è strano. Gli inverni sono da noi piuttosto rigidi e non è difficile trovare sulla parte alta dei rilievi chiazze di neve sino a tarda primavera.

E’ il 13 marzo 2011 ed iniziamo a ripercorrere a ritroso nel tempo la nostra storia. Novelli Benjamin Button, ci inerpichiamo per la moderna S.P.331 in direzione Castello del Matese, attraversando in un colpo solo duemilacinquecento anni di storia. La moderna cittadina di Piedimonte Matese è sotto di noi, sulla parte alta il borgo medioevale. Sul Cila i poligonali dei Pentri rievocano il ricordo della Allifae sannitica. Attraversiamo l’abitato di Castello del Matese ed anche qui ai piedi della torre risalta la stratificazione sannitica (del basamento), medievale (della parte superiore e delle torri), indi gli abitati della nostra contemporaneità (articolo intero)

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Commenti
N° 4082 - giuseppe ha scritto::
Dic-’22
12

LUNA, MISSIONE COMPIUTA PER ARTEMIS I La capsula Orion è rientrata con un tuffo nell'oceano Pacifico, al largo dell'isola di Guadalupe. Dopo circa 26 giorni e un viaggio di oltre 2 milioni di chilometri, si con- clude la missione Artemis 1, apripista del programma con il quale la Nasa in- tende portare nuovamente astronauti sulla luna. Ammaraggio regolare e completati tutti i test previsti per verificare la sicu- rezza del veicolo, in vista delle future missioni con gli astronauti. Fonte RAI
N° 4083 - giuseppe ha scritto::
Dic-’22
12

L'UOMO EUROPEO DI 7.000 ANNI FA AVEVA PELLE SCURA ED OCCHI BLU' Gli Europei di 7.000 anni fa avevano occhi blu e pelle scura: l'aspetto delle antiche popolazioni di cacciatori-raccoglitori è stato ricostruito per la prima volta grazie all'analisi del Dna dei resti di un individuo vissuto nel Mesolitico in Spagna. Il risultato, pubblicato sulla rivista Nature, si deve al gruppo coordinato da Carles Lalueza-Fox, dell'Istituto di Biologia Evolutiva a Barcellona. I resti dell'uomo sono stati scoperti nel 2006 con un altro scheletro maschile nel sito La Brana - Arintero in Valdelugueros, nel Nord della Spagna. Entrambi gli uomini sono vissuti nel Mesolitico, il periodo compreso fra 10.000 a 5.000 anni fa (tra il Paleolitico e Neolitico), che si conclude con l'avvento dell'agricoltura e l'allevamento, pratiche arrivate dal Medio Oriente. La ricerca è stata condotto sul Dna estratto da un dente di uno dei due uomini, indicato come La Brana 1. L'analisi mostra come alcune nuove abitudini introdotte dall'agricoltura abbiano influenzato le popolazioni, facendo emergere nuovi geni associati con il sistema immunitario e la dieta. L'arrivo del Neolitico, con una dieta a base di carboidrati e nuovi agenti (come virus batteri e parassiti) trasmessi dagli animali domestici, ha comportato infatti problemi metabolici e immunologici che si sono tradotti in adattamenti genetici nelle popolazioni. Tra questi vi è la capacità di digerire il lattosio, che il cacciatore-raccoglitore di La Brana infatti non aveva. L'uomo aveva anche difficoltà a digerire gli alimenti contenenti amidi rispetto agli agricoltori del Neolitico. Per quanto riguarda l'aspetto fisico: il mix di occhi azzurri, pelle d'ebano e capelli scuri suggerisce che il passaggio alla pelle più chiara degli europei moderni era ancora in corso durante il Mesolitico ma il colore degli occhi era cambiato prima. ''La sorpresa più grande - osserva Lalueza-Fox - è stata scoprire che questa persona possedeva versioni dei geni africani che determinano la pigmentazione della pelle, il che indica che aveva la pelle scura, anche se non possiamo stabilire l'esatta tonalità''. Ma per l'esperto, ancora più sorprendente è, contemporaneamente, la presenza di geni responsabili degli occhi azzurri negli europei di oggi. Il Dna dell'antico uomo racconta anche le sue parentele: aveva un antenato comune con i coloni del sito Paleolitico di Mal'ta, vicino al lago Baikal in Siberia. Inoltre i suoi 'parenti' attuali potrebbero essere nel Nord Europa, come Svezia e Finlandia, le cui popolazioni sono le più vicine sotto il profilo genetico. Dati, conclude Lalueza-Fox, che indicano ''una continuità genetica nelle popolazioni dell'Eurasia centrale e occidentale''. Fonte ANSA
N° 4097 - giuseppe ha scritto::
Dic-’22
22

TERMINATA MISSIONE NASA INSIGHT SU MARTE Si conclude la missione su Marte della sonda Insight. Giunta sul pianeta rosso il 26 novembre del 2018, la sonda ha scandagliato in profondità il suolo marziano per mezzo di un sismografo che la registrato negli anni 1.319 scosse di terremoto, di cui la più violenta ha avuto una magnitudo 4.7. La sonda avrebbe dovuto eseguire una trivellazione e raggiungere una profon- dità di quasi 5 metri. La durezza del terreno aveva costretto la sonda a re- stare in superficie. Ma la missione ha fornito importanti dati scientifici. Fonte RAI
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