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 Escursione alla Grotta del Diavolo o Grotta di Mezzogiorno del 13 marzo 2011 ::
 
  Sabato, 02 Aprile 2011 - 17:32 :: 97317 Letture

Il resoconto della escursione compiuta il 13 marzo u.s.  (continua)

E’ una nuvolosa giornata invernale, la pioggia incombe, cerchiamo di contattare uno del gruppo; manca, lo ritroveremo più avanti*. La collina è sempre verdeggiante, come le montagne circostanti e degrada verso una ampia pianura ricca di corsi d’acqua. Siamo in appennino centro meridionale, in lontananza si  scorgono delle chiazze bianche, stavolta di neve, non è strano. Gli inverni sono da noi piuttosto rigidi e non è difficile trovare sulla parte alta dei rilievi chiazze di neve sino a tarda primavera.

E’ il 13 marzo 2011 ed iniziamo a ripercorrere a ritroso nel tempo la nostra storia. Novelli Benjamin Button, ci inerpichiamo per la moderna S.P.331 in direzione Castello del Matese, attraversando in un colpo solo duemilacinquecento anni di storia. La moderna cittadina di Piedimonte Matese è sotto di noi, sulla parte alta il borgo medioevale. Sul Cila i poligonali dei Pentri rievocano il ricordo della Allifae sannitica. Attraversiamo l’abitato di Castello del Matese ed anche qui ai piedi della torre risalta la stratificazione sannitica (del basamento), medievale (della parte superiore e delle torri), indi gli abitati della nostra contemporaneità (articolo intero)

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Commenti
N° 604 - giuseppe ha scritto::
Mar-’15
27

CLIMA,MENO DI 20 ANNI -18% PACK IN ANTARTIDE Da un'analisi delle immagini satellita- tari scattate tra il 1994 ed il 2012 dall'Esa, l'agenzia Spaziale Europea, pubblicata sulla rivista Science, in Antartide il Pack(la porzione di ghiac- ci galleggianti) si è ridotto del 18%. Fino al 2003 si era registrato un lieve incremento dei ghiacci, ma da allora lo scioglimento è stato inarrestabile. Secondo Fernando Paolo,ricercatore del- la "University of California",di questo passo nei prossimi 200 anni metà dei ghiacci si sarà sciolta e di conseguen- za il livello dei mari si innalzerà. Mutamenti che influenzeranno certamente la nostra vita.
N° 633 - giuseppe ha scritto::
Apr-’15
06

L'uomo di Altamura fornisce il più antico DNA Neanderthal Nel 1993, uno scheletro fossile di ominide è stato scoperto da alcuni speleologi nelle grotte carsiche di Lamalunga, vicino Altamura, nel sud Italia. I resti sono stati incorporati nella roccia e ricoperti da uno spesso strato di calcite. Nonostante il fatto che questo esemplare rappresenti uno dei campioni di ominidi più straordinari mai trovati in Europa, negli ultimi due decenni la nostra conoscenza su di esso si è basata esclusivamente sulle osservazioni documentate in loco, si pensava infatti che lo scavo dei resti avrebbe potuto causare danni irreparabili. Per questo motivo, si è discusso inizialmente sulla morfologia e l'età. In uno studio successivo si è concordato che i resti (solo la testa e parte di una spalla sono visibili) erano quelli di un Neanderthal arcaico, di un genere Homo si ritiene fosse diffuso in Europa da 200.000 a 40.000 anni fa. Recentemente, un team guidato da Giorgio Manzi dell'Università La Sapienza di Roma, ha ottenuto il permesso di tagliare un piccolo campione di un osso della spalla (parte della scapola destra e frammenti di stalattiti) per lo studio in laboratorio. Nel loro documento pubblicato nel Journal of Human Evolution, il team descrive come hanno estratto ed esaminato questo piccolo campione di osso e ciò che hanno così scoperto. L'analisi con datazione all'uranio-torio ha rivelato che la calcite si è formata tra 172.000 e 130.000 anni fa, durante il penultimo periodo di glaciazioni quaternarie. Il team riporta anche che il DNA prelevato dal frammento, a causa dell'età, rappresenta il più antico campione endogeno mai stato estratto dai resti di un Neanderthal. Si ritiene che l'uomo di Altamura sia finito in un luogo così particolare dopo essere caduto in un pozzo e rimasto qui bloccato - si presume sia morto di fame e di sete. I ricercatori vogliono ora testare il campione di DNA per vedere se può essere sequenziato, se così fosse, potrebbe rivelare nuovi dettagli circa l'evoluzione degli ominidi in generale e forse di più sulla storia antica dei Neanderthal.
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