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 Miti dei Popoli Italici ... ::
 
  Domenica, 17 Febbraio 2013 - 01:10 :: 155545 Letture

MITI DEI POPOLI ITALICI: VIAGGIO TRA RIETI, CITTADUCALE ED AMITERNUM. I LUOGHI DELLE ORIGINI SABINE E DI SAN VITTORINO.
 
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Commenti
N° 3529 - giuseppe ha scritto::
Ott-’21
06

VITALIA - ALLE ORIGINI DELLA FESTA: STASERA ORE 23.25 SU RAI 2 IL CULTO di DIONISO Nel sesto appuntamento con “Vitalia – Alle origini della Festa”, in onda mercoledì 6 ottobre alle 23.25 su Rai2, Alessandro Giuli condurrà gli spettatori alla scoperta della “taranta”, il ballo che attira ogni anno in Puglia migliaia di persone da tutto il mondo e parlerà del legame di questa danza col culto di San Paolo a Galatina. Nelle movenze della “taranta” sopravvivono le tracce di un rito che salva e guarisce e di un dio venerato e temuto come nessun altro nel mondo antico: Dioniso, il dio dell’ebbrezza e della danza, ma anche il dio della rinascita. Alessandro Giuli racconterà Dioniso, protagonista di un sontuoso ciclo di pitture nella Villa dei Misteri a Pompei per poi seguirne le tracce fino alle grotte di Oria, dove i più misteriosi abitanti della Puglia, i Messapi, lo veneravano. Nicola Mastronardi, invece, indagherà sul culto di San Paolo a Galatina, santo al quale tradizionalmente ogni anno i tarantolati chiedono sollievo dal loro male in un rituale che ricorda quelli orfico-dionisiaci, praticati per secoli in queste terre. Un culto, quello di Dioniso, come racconta il conduttore Alessandro Giuli, che allarmò Roma a tal punto da proibire i Baccanali e reprimere tutte le sette che segretamente si dedicavano ai riti orgiastici a lui ispirati. Un tempio dedicato al dio, però, è sopravvissuto nei dintorni di Pompei, dove con l’aiuto dei Synaulia si ricreeranno le atmosfere di riti in cui la musica riafferma il suo potere di guarigione e purificazione dell’anima e del corpo. Dioniso è pronto a rinascere per l’ennesima volta o, forse, non è mai scomparso.Partendo da Roma, Alessandro Giuli ci conduce sulle tracce dei popoli antichi che hanno creato l'italia e, con I'aiuto di Nicola Mastronardi, rintraccia nelle feste popolari contemporanee gli echi di un tempo lontano. - Un programma di Alessandro Giuli e Nicola Mastronardi Scritto con Francesco Cirafici, Francesca di Rocco, Piero Passaniti e con Patrizio Lidonni, Luca Mancini, Piergiorgio Paglia, Antonio Rapisarda a cura di Laura Chieregato Produttore esecutivo Cristina Carunchio Regia di Stefano Rastelli con Salvatore Cerimele, Danilo di Nucci, Alessandro Scioti Fonte RAI
N° 3674 - giuseppe ha scritto::
Dic-’21
17

I FUOCHI DEL SOLSTIZIO INVERNALE a VITALIA STASERA SU RAI DUE Rai Due. Venerdì 17 dicembre, ore 23.10 "Un anno volge al termine e la natura sembra morire, il Sole sembra vinto e sconfitto, la sua luce sembra cedere il passo definitivamente alle tenebre, nel giorno più breve dell’anno. Quella che sembra la fine, in realtà è un nuovo inizio che gli uomini, anche gli Italici in Appennino, hanno celebrato con fuochi e fiaccole, simulacri di un Sole che rinasce sempre." Ottavo appuntamento stagionale con "VITALIA, alle origini della Festa". Una puntata che il conduttore Alessandro Giuli dedica ai riti che, sin da tempi remotissimi, avevano luogo in concomitanza col solstizio d’inverno, momento da celebrare. Riti solstiziali che sopravvivono nel corso dei secoli mutando pelle: dai Saturnalia romani, alla celebrazione della nascita di Mithra e quella di Cristo, fino ad oggi in numerose feste popolari italiane come la ‘Ndocciata di Agnone. Punto di partenza di questo lungo viaggio è Villa Adriana a Tivoli, monumento terreste e celeste al tempo stesso. una città che Adriano, imperatore raffinato e coltissimo, volle costruire ad immagine del cielo, quel cielo e quegli astri che amava scrutare dal Teatro Marittimo, il ritiro da lui personalmente architettato dentro la Villa Adriana per garantirgli solitudine e meditazione. Passando per il celebre Canopo e Roccabruna, dalla cui porta d’ingresso l’imperatore aspettava i raggi solari che proprio nel solstizio d’inverno entravano ad accompagnare le cerimonie religiose che lì si svolgevano, Alessandro Giuli condurrà gli spettatori tra i misteriosi edifici della Villa, accompagnato dalle immagini delle Teche Rai che faranno rivivere l’imperatore Adriano, incarnato da Giorgio Albertazzi nel suo celebre spettacolo “Le memorie di Adriano”. Nicola Mastronardi tornerà ad Agnone, dove ogni anno, si svolge il rito della ‘Ndocciata, festa simbolo dei riti solstiziali che in tutta Italia i popoli preromani celebravano con l’aiuto del fuoco e i loro successori continuano a farlo. Un rito che coinvolge l’intera comunità che porta in processione enormi fiaccole e torce. Alessandro Giuli, proseguirà il suo viaggio, arrivando al Circo Massimo, luogo tra i più celebri della storia romana, sorto su una palude sacra sin dai tempi di Romolo, e costruito ad immagine dell’universo conosciuto. Lì sul fondo dell'antica palude, luogo di passaggio verso il modo infero, Romolo stesso scoprì un altare dedicato a Conso e secoli dopo, sapienti mani costruiranno un tempio ipogeo per celebrare Mithra, il dio del Sole che rinasce. Passando dal Pantheon, dal cui ombelico il Sole guidava gli imperatori romani, il conduttore giungerà sulla cima del Monte Albano, lì dove tutto ebbe inizio, dove consoli e imperatori erano tenuti a salire ogni anno, lì dove da millenni si praticavano culti, lì dove nacque la civiltà latina.
N° 3744 - giuseppe ha scritto::
Feb-’22
01

TEMPIO ARCAICO SCOPERTO A VELIA Velia: svelato tempio greco VI sec.a.C. Nuovi scavi compiuti nel parco archeo- logico di Velia-Paestum, colonia greca oggi nel Salernitano, hanno rivelato i resti di un tempio arcaico risalente al VI secolo a.C. Fra le rovine anche armi e due elmi di cui uno etrusco. Secondo gli archeologi alcuni reperti farebbero parte del bottino fatto dai focei nella battaglia di Alalia in cui fronteggiarono a largo delle coste del- la Corsica le navi di una coalizione di etruschi e cartaginesi. I fondatori di Elea-Velia erano partiti da Focea in Asia Minore per fuggire alla pressione dei persiani di Ciro il Grande. Fonte RAI
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