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 Miti dei Popoli Italici ... ::
 
  Domenica, 17 Febbraio 2013 - 01:10 :: 155930 Letture

MITI DEI POPOLI ITALICI: VIAGGIO TRA RIETI, CITTADUCALE ED AMITERNUM. I LUOGHI DELLE ORIGINI SABINE E DI SAN VITTORINO.
 
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Commenti
N° 438 - giuseppe ha scritto::
Ott-’14
23

Necropoli di Monterozzi a Tarquinia.TOMBA DEL TRICLINIO V secolo a. C. La tomba fu rinvenuta nel 1830. E' una delle più belle tombe dipinte della Necropoli di Monterozzi. Gli affreschi, che raggiungono altissimi livelli artistici, sembrano da attribuire ad un autore greco di tradizione attica. il soffitto ha due spioventi decorati con un motivo a scacchiera e nel trave centrale c'è un tralcio d'edera. Sulla parete di fondo è rappresentata una mensola che sembra sostenere il trave, ai cui lati sono due figure maschili sdraiate, Ai lati della porta ci sono due cavalieri che alludono ai rituali giochi equestri dati in onore del defunto o forse ai Dioscuri (figli di Zeus). C'è una fascia fatta di onde correnti che ci riportano al mare, quello che il defunto dovrà attraversare per passare dalla vita alla morte. Al di sopra scorre la scena di un banchetto funebre, simbolo del rango sociale della famiglia committente dell'opera. Lo sfondo scenografico naturalistico è quello di un boschetto popolato di uccelli, con tre coppie di commensali distese su letti conviviali, mentre danzatori si muovono leggiadri al suono dei musici che allietano l'atmosfera intorno. Fonte Necropoli e Elementi DI Etruscologia
N° 439 - giuseppe ha scritto::
Ott-’14
23

Show hi-tech per gli Etruschi: Sabrina Ferilli diventa guida virtuale alla scoperta di Veio. Animazione in 3D, ologrammi, ricostruzioni virtuali, e cloni “prodotti” con rilievi scan laser. No, non siamo al centro di un film hollywoodiano carico di effetti speciali, ma nella mostra di archeologia sperimentale dedicata agli Etruschi che inaugurerà il 23 ottobre al Museo Etrusco di Villa Giulia. Il titolo è “Apa l’etrusco sbarca a Roma”, dove Apa è il nome di un buffo signore etrusco disegnato e animato con la tecnica della realtà virtuale che parla con la voce del compianto Lucio Dalla, nato nel 2011 quando il regista Giosuè Boetto Cohen realizzò un cartone animato in 3D sulla storia delle origini di Bologna. Ora Apa sbarca appunto a Roma. Sull'iniziativa bolognese, l’anima della mostra romana è tutta hi-tech, dove le tecnologie multimediali sono state applicate con rigore scientifico al patrimonio archeologico etrusco. Un progetto che vanta una chicca come l’anteprima del film di animazione in 3D “Ati alla scoperta di Veio”, dove la protagonista Ati è stata doppiata nientemeno che da Sabrina Ferilli. Nel cartoon, Ati, con la voce dell’attrice romana, si diverte a guidare il pubblico nelle sale di Villa Giulia dedicate ai capolavori della scultura etrusca con il famosissimo Apollo di Veio, e a condurlo nel cuore del santuario di Portonaccio alle porte di Roma, fin sul tetto del tempio, abilmente ricostruito grazie al lavoro congiunto di archeologi, tecnici, modellatori e informatici. La mostra romana, ideata da Rita Cosentino con la supervisione della Soprintendente per l’Etruria Meridionale Alfonsina Russo Tagliente, è frutto del gemellaggio con Genus Bononiae - Musei nella Città di Bologna, con un progetto scientifico e tecnologico senza precedenti firmato dall’équipe di Cineca e con il sostegno di Fondazione Bracco. In tema di tecnologia, anche i prestiti diventano cloni virtuali. In questo gemellaggio ideale con Bologna, l’etrusca Felsina, rientra anche l’arrivo in versione ologramma della “Situla della Certosa”, un vaso cinerario in bronzo dalle complesse ed emblematiche scene figurate (oggi conservato ne Museo Civico di Bologna). Di contro, a Bologna arriva (dal 25 ottobre) il sarcofago degli Sposi, nella sua immagine olografica a grandezza naturale, attuata con tecniche diverse grazie all’impegno di cinque gruppi di scienziati coordinati dal Cineca, in una ambientazione immersiva e interattiva, che coniuga scienza, arte ed effetti spettacolari in un perfetto equilibrio espressivo. Fonte Messaggero - Spettacoli e Cultura
N° 440 - giuseppe ha scritto::
Ott-’14
23

VANTH ETRUSCA. Nella mitologia etrusca VANTH è una divinità del mondo degli Inferi, un demone femminile strettamente legato alla morte della quale era messaggera. È alata, onnisciente grazie agli occhi posti sulle ali che le consentono di vedere ogni cosa. Assiste i malati nella parte terminale della loro vita ed è stata raffigurata su urne funerarie e sarcofagi, presentando due serpenti avvolti intorno alle braccia,portando con sé un rotolo scritto e delle chiavi, oppure reggendo in mano un "Libro del destino" e assistendo impassibile all'agonia dei morenti. Spesso si accompagna al dio CHARU. In netto contrasto con il terrificante Charu, VANTH appare come una bella e giovane donna, munita di splendide ali multicolori. VANTH è stata definita una "Guardiana delle Porte", il cui compito consisteva nell'accompagnare i defunti verso l'aldilà illuminando loro la via, con l'ausilio di una torcia. VANTH raffigurata su pitture murarie presso le porte delle tombe, oppure a bassorilievo su sarcofagi in pietra, non appare quasi mai su specchi e altri oggetti di uso quotidiano (forse perché di malaugurio erano le immagini collegate all'uso funerario). Fonte Elementi DI Etruscologia
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