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 Miti dei Popoli Italici ... ::
 
  Domenica, 17 Febbraio 2013 - 01:10 :: 155523 Letture

MITI DEI POPOLI ITALICI: VIAGGIO TRA RIETI, CITTADUCALE ED AMITERNUM. I LUOGHI DELLE ORIGINI SABINE E DI SAN VITTORINO.
 
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Commenti
N° 666 - giuseppe ha scritto::
Mag-’15
25

La passerella nella Valle dei Templi di Agrigento. Nella famosissima Valle dei Templi ad Agrigento - Sicilia - da alcuni mesi è possibile passeggiare tra l'area del tempio di Zeus e l'area del tempio di Eracle senza soluzione di continuità. Le due zone archeologiche erano, infatti, separate dalla Strada Statale 118 e il percorso di visita risultava frazionato. La realizzazione della passerella pedonale, progettata dallo studio Cottone+Indelicato Architects in collaborazione con Joan Puigcorbe, ABGroup Ingegneria e Sofia Montalbano, permette la fruizione del parco rimarginando la ferita causata dalla costruzione della strada. IL PROGETTO DELLA PASSERELLA NELLA VALLE DEI TEMPLI. Semplicità e integrazione nel contesto sono le peculiarità della passerella. Il manufatto, secondo gli intenti dei progettisti, si pone come ricostruzione ideale delle antiche mura della città greca che erano state interrotte dalla strada moderna. Il cavalcavia pedonale è costituito da un elemento lineare a sezione alveolare rastremato alle estremità, protetto su entrambi i lati da un ringhiera realizzata con elementi verticali di altezze differenti e posizionati a distanze variabili secondo un modulo ben preciso. Il materiale prescelto è stato l'acciaio corten sia per le sue qualità di resistenza meccanica, sia per la sua capacità di mutare colore nel tempo. Infatti la patina che si crea sulla sua superficie varia dalle tonalità del bruno scuro e quelle della terra. In questo modo l'invecchiamento della passerella non diviene un degrado, ma un valore aggiunto integrandosi maggiormente nel contesto.Il cantiere è stato gestito in modo da essere veloce per non interrompere il collegamento stradale di vitale importanza per il traffico veicolare, e soprattutto poco invasivo per limitare gli scavi e i rinterri. La passerella, prefabbricata e montata in loco, è stata ancorata ad un sistema di appoggio in elastometro armato che ha permesso di evitare la realizzazione degli scavi necessari solitamente per la realizzazione del tradizionale sistema di fondazione. Fonte ARCHITETTURAECOSOSTENIBILE.IT
N° 675 - giuseppe ha scritto::
Giu-’15
02

Scoperta una città con Sfingi e Piramidi Giganti sommersa nel Triangolo delle Bermuda. Due audaci scienziati, Paul Weinzweig e Pauline Zalitzki, dicono che hanno scoperto le rovine sommerse di un antica città situata sulla costa di Cuba. Nel lontano passato la regione era terraferma, ma ora solo l’isola di Cuba è sopra l’acqua. L’antica città si trova a 600 metri sotto l’oceano e il team di ricercatori, guidato da Weinzweig e Zalitzki, è convinto che sia Atlantide, la città perduta più di 10.000 anni fa.I due scienziati, che lavorano al largo della costa di Cuba con un robot subacqueo, hanno confermato la presenza di una gigantesca città sul fondo dell’oceano. Il sito dell’antica città – composto da diverse sfingi e almeno quattro gigantesche piramidi ed altre strutture – è sorprendentemente situato entro i confini del leggendario Triangolo delle Bermuda.Un articolo del blog Terra Forming Terra, intitolato Cuban Subsea Pyramid Complex, suggerisce che la città sia stata inondata dall’azione contemporanea dell’aumento dell’acqua e l’abbassamento del terreno. Questo corrisponde esattamente alla leggenda di Atlantide. Il disastro potrebbe essersi verificato alla fine dell’ultima era glaciale. Come la calotta di ghiaccio dell’Artico si è sciolta, ha catastroficamente causato l’aumento del livello del mare che è rapidamente salito in tutto il mondo, in particolare nell’emisfero settentrionale. Alla fine della glaciazione, il livello del mare, era inferiore ai livelli attuali di circa 122 metri. Teoricamente, qualsiasi tecnologia di allora o adesso, avrebbe potuto salvare Atlantide dalla sua tomba d’acqua. La prova che la terra, di quella che oggi sono i Caraibi, è affondata contemporaneamente all’aumento del livello marino, è abbastanza certo. Secondo il giornalista Luis Mariano Fernandez la città è stata scoperto decenni fa, ma tutti gli accessi sono stati chiusi durante e dopo la crisi dei missili cubani. “Il governo degli Stati Uniti ha scoperto il sito durante la crisi dei missili a Cuba negli anni Sessanta. Il sito fu subito chiuso, in modo da non finire nelle mani dei russi”. Il team di esperti dal mare, oceanografi e archeologi, hanno trovato i resti di antichi edifici a 183 metri sotto l’oceano. Dicono che sia la città chiamata Atlantide.L’utilizzo di un sommergibile, per l’esplorazione, ha rivelato incredibilmente enormi strutture piramidali simili (anche superiori) alle piramidi di Giza, in Egitto. Lo staff di ricerca dice che le piramidi di Atlantide sono state costruite con pietre di diverse centinaia di tonnellate di peso. “La città ha anche magnifici sfingi e pietre incise e disposte come quelle di Stonehenge” ha detto Fernandez. Questa scoperta potrebbe cambiare la visione dell’umanità nella storia? Sì, potrebbe cambiare tutto. Fernandez scrive: “E’ stato confermato che le pietre sono state tagliate, scavate e levigate per formare strutture più grandi. Delle strane iscrizioni, alcune delle quali simili a geroglifici egiziani, si sa molto poco, eccetto che sono molto abbondanti e sono in quasi tutte le parti della struttura, ma il cui significato è sconosciuto”. L’esplorazione di Atlantide, chiamato Progetto Exploramar, si sta espandendo per scoprire i misteri della mega-città. Parlando con uno scienziato circa la possibilità che le rovine siano quelle di Atlantide, Fernandez riferisce la risposta dell’esperto: “Le culture di oggi presenti nello Yucatan, come quella degli Olmechi, è possibile che siano le rimanenze di quelle civiltà che hanno avuto origine su un’isola che affondò a causa di un cataclisma. Quest’isola è chiamata Atlanticù, dai nativi aborigeni”. Durante un’intervista per l’esplorazione della mega-città, Fernandez ha chiesto allo scienziato Pauline Zalitzki riguardi circa la civiltà che l’ha costruita: “Quando abbiamo pubblicato la prima volta la notizia di questa scoperta, l’Università di Veracruz s’interessò al nostro lavoro e registrò le immagini di queste strutture sul fondo del mare. L’Istituto di Antropologia dell’Università, in particolare, mi ha invitato presso gli scavi che stavano eseguendo su parti delle rovine della civiltà olmeca”.“Quando hanno visto queste immagini subacquee, hanno trovato analogie e parallelismi con i resti trovati negli scavi che l’Istituto stava facendo”.“Gli Olmechi, e gli altri popoli nativi, hanno la morfologia primaria che arriva da questo continente. Questo significa che sono arrivati dalla direzione di Cuba e hanno dovuto migrare a causa del verificarsi di un grande terremoto in cui la loro terra è affondata. Le morfologie indicano che essi appartengono a tre famiglie. Una di queste famiglie è arrivata presso la costa di Veracruz, e si suppone siano gli Olmechi. Altri vennero in America Centrale viaggiando per la costa del Pacifico, e queste famiglie hanno creato le civiltà delle Americhe come la conosciamo oggi, in quanto hanno distribuito tutta la loro conoscenza per tutto il continente”.Io non salterei subito alla conclusione che la città sommersa sia Atlantide, visto che ogni volta che si scopre un qualche cosa sommerso, subito si grida alla città descritta da Platone. Sicuramente, ci sono molti indizi che vanno in quella direzione, ma 2° il mio modesto parere, ci sono molte più probabilità che Atlantide fosse il continente Antartico. Fonte LUNIVERSOVIBRA.ALTERVISTA.ORG
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