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 Apertura Museo Civico "R. Marrocco". ::
 
  Sabato, 01 Giugno 2013 - 18:03 :: 72593 Letture





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Commenti
N° 3566 - giuseppe ha scritto::
Ott-’21
28

CORRIDORE DEL CILA A NAPOLI ORMAI DA OLTRE 2 ANNI Pubblichiamo, PER NON DIMENTICARE, quanto scritto li 11 Luglio 2019, in occasione della partenza della ns. statuetta per Napoli. ADDIO CORRIDORE: MU.CI.RA.MA PRIVATO DEL SIMBOLO DELLA NOSTRA CITTA' Il Corridore è tornato a Napoli. Ci son volute varie ore per metabolizzare il colpo. Eppure eravamo consapevoli che sarebbe accaduto. Da tempo e nonostante le rassicurazioni della politica, pure di alto livello, ricevute in ultimo domenica 7 in un colloquio privatissimo. Il Corridore, aldilà della valenza storica, rappresenta un simbolo, le radici della nostra terra, tanto da averne fatto una copia che si trova nella piazza innanzi alla casa comunale. Lì sono, insieme, l'acqua, la pietra ed il Corridore. I nostri simboli. Perdere il Corridore significa perdere parte delle proprie radici. Anni di attesa per riavere la piccola statuetta, cui era stato riservato un proprio spazio nell'ambito della mostra "Gens Fortissima Italiae", anni che fragorosamente cadono nell'indifferenza generale. Sembra incoerente ma è stata la pigrizia, l'indolenza, l'ignavia della base della piramide a produrre tale risultato. Non tocca a noi ricercare colpe o attribuirne. Certamente un’Amministrazione dal programma colmo di roboanti proclami relativi al Mu.Ci.Ra.Ma. avrebbe dovuto e potuto fare di più: invece, più che far ripartire il Museo - peraltro mai fermo fino a quel momento - si è assistito alla partenza del Corridore. Ma non è stata l'unica mancanza. Potremmo elencarne tante altre, ma non servirebbe. Non è colpa dell'amministrazione, della maggioranza o dell'opposizione (che pur avrebbe potuto, accorgendosene o meglio interessandosene, cavalcare la tigre della cultura), neppure di rappresentanti regionali (interessati ad altre manifestazioni) o esponenti del parlamento. E' la base della piramide a non spingere per la propria storia, la propria cultura, il proprio museo. La politica recepisce le istanze del popolo, della base. Se questa base non chiede, non spinge, non si informa o peggio mette la testa sotto la sabbia, perché i rappresentanti votati dalla base dovrebbero preoccuparsi di un museo di paese? Ci sarà sempre QUALCUNO CHE LO APRE, IL MUSEO. Perché chiedere al Sindaco del come fosse possibile tenere le sale chiuse, come spesso pure la porta di ingresso, in orario di apertura e nonostante la presenza dei volontari? Perché interrogarsi sul chi provvedesse alla pulizia di chiostro, ingresso e sale? Perché domandarsi del perché l'orario all’ingresso non fosse chiaro ed anzi aggiustato a penna? E lo stato della sezione civica? Una piccola infiltrazione trascurata fino a diventare un grosso problema tale da far chiudere la sezione stessa. TUTTO QUESTO NELL'INDIFFERENZA GENERALE: Cittadini, associazioni, esponenti della scuola e della cultura che pure hanno frequentato la struttura spesso per PON ed altri progetti, istituzioni, specialisti della storia e dell'archeologia. Si potrebbe pensare a responsabilità degli amministratori. Avrebbero potuto far meglio? Avrebbero potuto tener conto delle relazioni periodiche ed intervenire sui vari problemi? Non tocca a noi rispondere. Sappiamo solo che è stata una bella avventura. In oltre sei anni, dalla fase precedente l'apertura, abbiamo incontrato e conosciuto tante persone e tante molto valide. Migliaia di persone hanno conosciuto il complesso museale, la storia del Sannio ed il CORRIDORE. Si poteva fare meglio? Crediamo, ottimisticamente di sì, anche se, come dice un conterraneo che ha fatto tanta strada, "questo è il materiale umano a disposizione". Verissimo. Come sembra lontano il convegno "VERSO UNA RETE DELLA CULTURA IN TERRA DI LAVORO. PROSPETTIVE DI COLLABORAZIONE FRA I MUSEI DELL'AREA DEL MATESE", eppur son passati meno di tre anni. Quante parole son passate, come veri fiumi di acqua del Matese. Acqua che ha portato via il Corridore. La nostra speranza è che venga esposto. Più probabilmente finirà in deposito, come di prassi, augurando al corridore di finire almeno nel cassetto dove per tantissimi anni è stato riposto. NOI abbiamo fatto quanto potevamo. Alle oltre 1800 ore di turnazione annua abbiam sempre provveduto in modo massiccio. Nell'ultimo anno, a titolo esemplificativo, grazie all'apporto di altre Associazioni, altre tre associazioni, abbiamo coperto in regime di convenzione ben 1835 ore e 442 turni museali. Di queste, 1578 ore e ben 364 turni sono stati coperti da Cuore Sannita. Forse potevamo fare di più e, certamente, molto meglio. Un aiuto concreto è venuto solo da un amico archeologo che non vuol essere menzionato. Lo ringraziamo, come pure comprendiamo il dispiacere di un ex amministratore che ha sempre avuto a cuore il museo. Abbiamo apprezzato molto, poi, la buona volontà di un gentile amministratore o meglio una gentile amministratrice; non è bastata ma l'importante è crederci, grazie. CREDIAMO, tuttavia, CHE SE dalla BASE DELLA PIRAMIDE, non solo dalle oltre cento associazioni del territorio, FOSSE PARTITO un piccolo ma CONCRETO aiuto nei turni museali, nella pulizia della struttura, in suggerimenti concreti, in un SUPPORTO Ed una SPINTA alla amministrazione, IL CORRIDORE SAREBBE ANCORA TRA NOI, NELLA SUA CASA. Abbiam passato con Te migliaia di ore, comunque bellissime, ci mancherai. AD OGGI, 27 OTTOBRE 2021, LA STATUETTA NON E' ANCORA IN ESPOSIZIONE AL M.A.N.N.
N° 3582 - giuseppe ha scritto::
Nov-’21
01

INCONTRI DI ARCHEOLOGIA XXVII, 4 NOVEMBRE AL M.A.N.N., STEFANO DE CARO E GLI ANFITEATRI DELLA CAMPANIA ANTICA Dopo la partenza di giovedì 14 ottobre (consueto orario delle 16), continua la manifestazione che ha come focus la mostra sui Gladiatori. Dopo l'esordio di Paolo Giulierini e Giovanni Brizzi che hanno raccontato della grande rivolta di Spartaco, che, dall'antica Capua, guidò la sommossa di chi era considerato eroe nelle arene pur essendo schiavo nella vita reale e Valeria Sampaolo, curatrice del progetto scientifico dell'esposizione, che lo scorso 21 ha trattato dei giochi gladiatori attraverso la "traduzione" pittorica dei combattimenti antichi, stavolta, ovvero il 4 Novembre, sarà da non perdere per soffermarsi sulle ricerche che hanno dato origine all'allestimento, l'appuntamento in cui Stefano De Caro si occuperà degli Anfiteatri della Campania antica. La ventisettesima edizione degli "Incontri di Archeologia" è una storica rassegna che dà un marchio inconfondibile ai giovedì pomeriggio della programmazione culturale del MANN. Da quasi un trentennio, il cuore della programmazione del Mann, frutto dell'instancabile lavoro dei nostri Servizi Educativi non è un semplice cartellone di appuntamenti per addetti ai lavori, ma di un autentico percorso 'a tappe' attraverso la vita intensa e affascinante all'interno museali, ma un racconto di assoluto spessore scientifico che vuole essere sempre curioso e intrigante, per allargare il nostro pubblico e coinvolgere sempre più giovani ed appassionati. Nel 2021/2022 si parlerà molto di gladiatori e arricchiremo ancora con tanti contenuti la grande mostra prorogata fino ad aprile, ma non solo. Racconteremo i nostri studi, i restauri, i nuovi allestimenti, gli scavi in città, lo faremo insieme ai nostri archeologi e a prestigiosi docenti ed esperti. Perché gli Incontri di archeologia del MANN rappresentano oggi anche una significativa rete tra istituzioni culturali. Vi aspettiamo in tanti e in sicurezza nel nostro splendido Auditorium", commenta il Direttore del Museo, Paolo Giulierini.
N° 3733 - giuseppe ha scritto::
Gen-’22
28

MU.CI.RA.MA., SOSPESI APPUNTAMENTI 29 GENNAIO e 6 FEBBRAIO Gli appuntamenti coi Sanniti e le mura poligonali sin dal 2013 legano gli approfondimenti storico – geografici alle visite museali Tuttavia nella giornata di domani, come anticipato nel calendario CILA, NON SARà POSSIBILE visitare il MU.CI.RA.MA, quindi la mostra "GENS FORTISSIMA ITALIAE" dedicata ai SANNITI, né la sezione dedicata alla ALIMENTAZIONE dei ROMANI. Infatti, la recente integrazione del museo civico ”Raffaele Marrocco” nella rete dei musei del Ministero della Cultura c(vedi accordo di valorizzazione ex art. 112 del digs 42/2004 e ss.mm.ii), unitamente agli imminenti lavori ad effettuarsi non prevede, ad oggi, aperture straordinarie (fine settimana). Pertanto, fino a nuove determinazioni, le visite collegate alle Giornate Cila saranno sospese. Di tanto ci scusiamo ricordando come lo studio dei reperti potrà essere comunque svolto al Museo Archeologico Nazionale di Alife (a richiesta). Confidando in una pronta riapertura della struttura, a presto incontrarci
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