CALLIFAE 9 OTTOBRE
L’appuntamento ha l’intento di percorrere, come in un viaggio nel tempo, la strada che collega la Allifae preromana e romana al territorio della antica CALLIFAE, unendo in pochi chilometri, una storia ultra-millenaria che ha visto come protagonisti i Neanderthal, i Sanniti Pentri, e rilevanti edifici a carattere religioso.
DOMENICA 9, ore 8.00 partenza da Largo Brecce: ai piedi dei megaliti del Monte Cila, ammirate le imponenti fortificazioni, ci incammineremo seguendo il tracciato che da Alife, percorrendo la Via Vecchia costeggerà Ailano (Teorie su Aebutiana) per giungere a Pratella, ai piedi del Cavuto. Il territorio presenta tracce di antichissima antropizzazione in località Pantani – Fragneto di Prata Sannita, ove i Neanderthal (uomo venuto dal freddo) si insediarono nel paleolitico medio (70.000/35.000 anni fa), come testimoniato dal materiale litico (testimonianza indiretta). La presenza pentra è testimoniata dal Muro delle Fate, struttura di epoca sannitica particolarmente interessante in località Cerasa, nei pressi di Masseria della Corte lungo l’antica mulattiera che collega Pratella a Ciorlano ed ai piedi di Roccavecchia. A Pratella, sul Monte Cavuto (o monte Perrone) a circa 660 m slm visiteremo un vasto insediamento circondato da mura in opera poligonale. Le mura - di varie maniere -, sono presenti a diverse quote; presentano porte a difesa di una vera e propria acropoli munita di cisterne, strutture abitative, edifici a destinazione pubblica ed un affascinante teatro scavato nella roccia. L’insediamento ha una vita che prosegue in epoca medievale il tutto immerso in un panorama incantevole che permette di leggere il collegamento ottico tra le strutture pentre.
Il ritorno è previsto nel pomeriggio dopo visita al centro storico di Prata Sannita che ci permetterà di visitare il borgo e di partecipare alle “Giornate Nazionali di Archeologia Ritrovata”, nell’ambito delle quali è prevista una visita al convento di S. Agostino. Il convegno dal titolo “Il monastero di S. Agostino, un monumento da riscoprire”, organizzato dal G.A.P.S. Prata Sannita concluderà la giornata (con G.A.P.S. e Matese Nostrum)
La escursione in mattinata sarà impegnativa nella parte iniziale stante un dislivello di circa trecento metri. La parte pomeridiana avrà carattere turistico e quindi difficoltà leggere. Si consigliano abbigliamento adatto e scarpe comode.
Informazioni e prenotazioni: vedi sezione contatti del sito www.cuoresannita.it, cuore sannita facebook, Giuseppe 380/1874732
Evento soggetto alle disposizioni Covid 19 come da scheda di partecipazione.
*Alcune visite (o l’ordine delle stesse e degli orari) potrebbero subire modifiche in relazione al numero dei partecipanti ed ai permessi accordati.
La manifestazione prevede molte attività interessanti. Per il programma dettagliato delle Giornate di Archeologia Ritrovata vedi Gruppo Archeologico Prata Sannita Facebook
OSTIA ANTICA 4 Dicembre 2022
Programma: appuntamento alle ore 7.00 in Piazza De Benedictis di Piedimonte Matese con arrivo ad Ostia Intorno alle ore 9.30. ll borgo medievale, raccolto presso il castello rinascimentale di Giulio II, sorveglia il Tevere e la poco distante area archeologica dell’antica città che, svuotata dalla malaria, è stata per secoli una facile cava di materiali, ma ancora oggi affascina come Ercolano e Pompei.
Ostia deriva il nome dal trovarsi alla foce (ostium) del Tevere e fu avamporto di Roma, oggi difficilmente leggibile per due fattori: il mutato percorso del fiume a seguito dell’inondazione del 1557 e il progressivo avanzamento della linea di costa, dalla quale la città antica dista ora più di 3 km. All’epoca del massimo sviluppo ebbe 75.000 abitanti.
Secondo la tradizione, Ostia fu fondata in epoca regia da Anco Marcio (VII se. a.C.), per il controllo del territorio costiero e, soprattutto, della foce del Tevere.
Il primo insediamento noto da indagini archeologiche è la cittadella fortificata, il castrum (IV sec. a.C.), circondato da mura e suddiviso in quattro regioni da due assi ortogonali, il decumano ed il cardine massimi, al cui incrocio si trova il foro con il tempio di Roma e Augusto. Al ruolo primitivo di colonia marittima, posta a difesa di Roma contro gli attacchi provenienti dal mare, si sostituì ben presto una funzione prevalentemente commerciale legata alla presenza del porto fluviale. In età augustea la città ebbe una forte espansione, fu costruito il piazzale delle Corporazioni - con l’annesso teatro in opera reticolata – al centro del quale in età domiziana fu innalzato un tempio circondato da portici che fungeva da luogo di incontro e passeggio, i cui mosaici pavimentali (in bianco e nero), richiamavano le corporazioni ed i commercianti delle città dell’Impero. Per il funzionamento del porto venne attivata una complessa organizzazione sotto la sorveglianza dei funzionari statali addetti all’annona (attività connesse all’approvvigionamento di derrate alimentari). Le merci scaricate dalle navi da carico (onerariae), dopo la sosta nei magazzini (horrea) erano caricate su chiatte (naves caudicariae) per risalire il Tevere sino a Roma.
Dall’inizio del II sec. a.C., quindi, il sistema portuale di Roma si allargherà a comprendere il più lontano porto di Pozzuoli, struttura in grado di accogliere le più grandi navi granarie di provenienza soprattutto egiziana. Quindi le navi di medio tonnellaggio trasportavano le merci da Pozzuoli ad Ostia, mentre le chiatte fluviali percorrevano gli ultimi 35 km sino a Roma. Questa complessa organizzazione continuerà dopo la costruzione, da parte dell’imperatore Claudio (meta I sec. d. C.), di un porto marittimo posto a tre km a nord della foce del Tevere, ormai insabbiata causa i detriti ivi portati dal fiume. Nel II sec. d.C., quando Traiano trasformò il porto di Claudio costruendovi accanto un nuovo bacino più funzionale ed Ostia raggiunse il massimo splendore e venne arricchita di nuovi edifici con la risistemazione del foro e la costruzione di un capitolium (Giove, Giunone, Minerva), prostilo esastilo su podio. Un massiccio intervento investì l’edilizia abitativa attraverso la costruzione delle insulae, abitazioni a più piani, con al pian terreno le botteghe ed in grado di ospitare più famiglie (casa di Diana, i. delle Volte Dipinte, i. delle Muse, con interessanti decorazioni pittoriche). La fullonica, è un impianto commerciale con grandi vasche in cui venivano trattati e lavati i tessuti ed il thermopolium di via Diana è un antico bar che conserva bancone con mensole e bacini per lavare le stoviglie. In età Antonina il grandioso piano edilizio di Traiano viene portato a compimento attraverso la dotazione di una delle caratteristiche più impressionanti di Ostia Antica, come le Terme di Nettuno che ospitano un mosaico straordinariamente conservato di Nettuno, il dio del mare, le terme di Porta Marina, le terme del foro, il maggiore complesso termale di Ostia, con frigidario, ambienti riscaldati, palestra, spogliatoi, disimpegni e servizi. L'imponente Anfiteatro ospitava fino a 3.500 spettatori. Nel IV e V sec. d. C. Ostia conosce, come Roma, un lento declino che si conclude con completo abbandono nel IX sec. d. C. Gli eventi e la ricca storia del sito sono leggibili attraverso i ricchi reperti del Museo Archeologico.
L’Isola Sacra, situata alla foce del Tevere, era attraversata dalla via che collegava Ostia al porto, lungo cui furono costruite numerose tombe, perlopiù in opera laterizia. L’isola, artificiale, delimitata dal Tevere, dal mare e da un canale artificiale, si insabbiò e ciò ha permesso una buona conservazione delle sepolture databili tra il I ed il III sec. d. C. tra cui la tomba familiare a camera quadrata con recinto. Iscrizioni e rilievi permettono di leggere la vita quotidiana del tempo ed i riti funerari, per riportare in vita il passato e comprendere quanto fosse avanzato l'Impero Romano sia nel commercio che nell'ingegneria e come ha contribuito a plasmare i tempi moderni.
Ritorno in serata, con partenza da Ostia intorno alle 17.00, dopo colazione al sacco. Possibilità, a richiesta, di pranzo al ristorante dalle ore 13.30.
L’escursione è da considerarsi turistica. Consigliato, in ogni caso, abbigliamento comodo.
Adesioni contattando www.cuoresannita.it; Cuore Sannita Facebook oppure Giuseppe 380 1874732
Biglietti di ingresso, guide, spese di trasporto sono a carico dei partecipanti.
In caso di rilevante numero di partecipanti è prevista la possibilità di effettuare le escursioni in autobus o minibus. Pertanto è gradita, per esigenze organizzative, una prenotazione entro il termine ultimo del 25 Novembre.
EVENTI PADOVA 17 e 18 NOVEMBRE 2022
“SVELARE L'INVISIBILE. TRACCE NASCOSTE DI STORIE, OPERE, CONTESTI”
Convegno Internazionale
Padova – Università degli Studi di Padova
17-18 novembre 2022
Info: svelare.invisibile@unipd.it
Fonte Archeologia Viva
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CALLIFAE 9 OTTOBRE L’appuntamento ha l’intento di percorrere, come in un viaggio nel tempo, la strada che collega la Allifae preromana e romana al territorio della antica CALLIFAE, unendo in pochi chilometri, una storia ultra-millenaria che ha visto come protagonisti i Neanderthal, i Sanniti Pentri, e rilevanti edifici a carattere religioso. DOMENICA 9, ore 8.00 partenza da Largo Brecce: ai piedi dei megaliti del Monte Cila, ammirate le imponenti fortificazioni, ci incammineremo seguendo il tracciato che da Alife, percorrendo la Via Vecchia costeggerà Ailano (Teorie su Aebutiana) per giungere a Pratella, ai piedi del Cavuto. Il territorio presenta tracce di antichissima antropizzazione in località Pantani – Fragneto di Prata Sannita, ove i Neanderthal (uomo venuto dal freddo) si insediarono nel paleolitico medio (70.000/35.000 anni fa), come testimoniato dal materiale litico (testimonianza indiretta). La presenza pentra è testimoniata dal Muro delle Fate, struttura di epoca sannitica particolarmente interessante in località Cerasa, nei pressi di Masseria della Corte lungo l’antica mulattiera che collega Pratella a Ciorlano ed ai piedi di Roccavecchia. A Pratella, sul Monte Cavuto (o monte Perrone) a circa 660 m slm visiteremo un vasto insediamento circondato da mura in opera poligonale. Le mura - di varie maniere -, sono presenti a diverse quote; presentano porte a difesa di una vera e propria acropoli munita di cisterne, strutture abitative, edifici a destinazione pubblica ed un affascinante teatro scavato nella roccia. L’insediamento ha una vita che prosegue in epoca medievale il tutto immerso in un panorama incantevole che permette di leggere il collegamento ottico tra le strutture pentre. Il ritorno è previsto nel pomeriggio dopo visita al centro storico di Prata Sannita che ci permetterà di visitare il borgo e di partecipare alle “Giornate Nazionali di Archeologia Ritrovata”, nell’ambito delle quali è prevista una visita al convento di S. Agostino. Il convegno dal titolo “Il monastero di S. Agostino, un monumento da riscoprire”, organizzato dal G.A.P.S. Prata Sannita concluderà la giornata (con G.A.P.S. e Matese Nostrum) La escursione in mattinata sarà impegnativa nella parte iniziale stante un dislivello di circa trecento metri. La parte pomeridiana avrà carattere turistico e quindi difficoltà leggere. Si consigliano abbigliamento adatto e scarpe comode. Informazioni e prenotazioni: vedi sezione contatti del sito www.cuoresannita.it, cuore sannita facebook, Giuseppe 380/1874732 Evento soggetto alle disposizioni Covid 19 come da scheda di partecipazione. *Alcune visite (o l’ordine delle stesse e degli orari) potrebbero subire modifiche in relazione al numero dei partecipanti ed ai permessi accordati. La manifestazione prevede molte attività interessanti. Per il programma dettagliato delle Giornate di Archeologia Ritrovata vedi Gruppo Archeologico Prata Sannita Facebook
OSTIA ANTICA 4 Dicembre 2022 Programma: appuntamento alle ore 7.00 in Piazza De Benedictis di Piedimonte Matese con arrivo ad Ostia Intorno alle ore 9.30. ll borgo medievale, raccolto presso il castello rinascimentale di Giulio II, sorveglia il Tevere e la poco distante area archeologica dell’antica città che, svuotata dalla malaria, è stata per secoli una facile cava di materiali, ma ancora oggi affascina come Ercolano e Pompei. Ostia deriva il nome dal trovarsi alla foce (ostium) del Tevere e fu avamporto di Roma, oggi difficilmente leggibile per due fattori: il mutato percorso del fiume a seguito dell’inondazione del 1557 e il progressivo avanzamento della linea di costa, dalla quale la città antica dista ora più di 3 km. All’epoca del massimo sviluppo ebbe 75.000 abitanti. Secondo la tradizione, Ostia fu fondata in epoca regia da Anco Marcio (VII se. a.C.), per il controllo del territorio costiero e, soprattutto, della foce del Tevere. Il primo insediamento noto da indagini archeologiche è la cittadella fortificata, il castrum (IV sec. a.C.), circondato da mura e suddiviso in quattro regioni da due assi ortogonali, il decumano ed il cardine massimi, al cui incrocio si trova il foro con il tempio di Roma e Augusto. Al ruolo primitivo di colonia marittima, posta a difesa di Roma contro gli attacchi provenienti dal mare, si sostituì ben presto una funzione prevalentemente commerciale legata alla presenza del porto fluviale. In età augustea la città ebbe una forte espansione, fu costruito il piazzale delle Corporazioni - con l’annesso teatro in opera reticolata – al centro del quale in età domiziana fu innalzato un tempio circondato da portici che fungeva da luogo di incontro e passeggio, i cui mosaici pavimentali (in bianco e nero), richiamavano le corporazioni ed i commercianti delle città dell’Impero. Per il funzionamento del porto venne attivata una complessa organizzazione sotto la sorveglianza dei funzionari statali addetti all’annona (attività connesse all’approvvigionamento di derrate alimentari). Le merci scaricate dalle navi da carico (onerariae), dopo la sosta nei magazzini (horrea) erano caricate su chiatte (naves caudicariae) per risalire il Tevere sino a Roma. Dall’inizio del II sec. a.C., quindi, il sistema portuale di Roma si allargherà a comprendere il più lontano porto di Pozzuoli, struttura in grado di accogliere le più grandi navi granarie di provenienza soprattutto egiziana. Quindi le navi di medio tonnellaggio trasportavano le merci da Pozzuoli ad Ostia, mentre le chiatte fluviali percorrevano gli ultimi 35 km sino a Roma. Questa complessa organizzazione continuerà dopo la costruzione, da parte dell’imperatore Claudio (meta I sec. d. C.), di un porto marittimo posto a tre km a nord della foce del Tevere, ormai insabbiata causa i detriti ivi portati dal fiume. Nel II sec. d.C., quando Traiano trasformò il porto di Claudio costruendovi accanto un nuovo bacino più funzionale ed Ostia raggiunse il massimo splendore e venne arricchita di nuovi edifici con la risistemazione del foro e la costruzione di un capitolium (Giove, Giunone, Minerva), prostilo esastilo su podio. Un massiccio intervento investì l’edilizia abitativa attraverso la costruzione delle insulae, abitazioni a più piani, con al pian terreno le botteghe ed in grado di ospitare più famiglie (casa di Diana, i. delle Volte Dipinte, i. delle Muse, con interessanti decorazioni pittoriche). La fullonica, è un impianto commerciale con grandi vasche in cui venivano trattati e lavati i tessuti ed il thermopolium di via Diana è un antico bar che conserva bancone con mensole e bacini per lavare le stoviglie. In età Antonina il grandioso piano edilizio di Traiano viene portato a compimento attraverso la dotazione di una delle caratteristiche più impressionanti di Ostia Antica, come le Terme di Nettuno che ospitano un mosaico straordinariamente conservato di Nettuno, il dio del mare, le terme di Porta Marina, le terme del foro, il maggiore complesso termale di Ostia, con frigidario, ambienti riscaldati, palestra, spogliatoi, disimpegni e servizi. L'imponente Anfiteatro ospitava fino a 3.500 spettatori. Nel IV e V sec. d. C. Ostia conosce, come Roma, un lento declino che si conclude con completo abbandono nel IX sec. d. C. Gli eventi e la ricca storia del sito sono leggibili attraverso i ricchi reperti del Museo Archeologico. L’Isola Sacra, situata alla foce del Tevere, era attraversata dalla via che collegava Ostia al porto, lungo cui furono costruite numerose tombe, perlopiù in opera laterizia. L’isola, artificiale, delimitata dal Tevere, dal mare e da un canale artificiale, si insabbiò e ciò ha permesso una buona conservazione delle sepolture databili tra il I ed il III sec. d. C. tra cui la tomba familiare a camera quadrata con recinto. Iscrizioni e rilievi permettono di leggere la vita quotidiana del tempo ed i riti funerari, per riportare in vita il passato e comprendere quanto fosse avanzato l'Impero Romano sia nel commercio che nell'ingegneria e come ha contribuito a plasmare i tempi moderni. Ritorno in serata, con partenza da Ostia intorno alle 17.00, dopo colazione al sacco. Possibilità, a richiesta, di pranzo al ristorante dalle ore 13.30. L’escursione è da considerarsi turistica. Consigliato, in ogni caso, abbigliamento comodo. Adesioni contattando www.cuoresannita.it; Cuore Sannita Facebook oppure Giuseppe 380 1874732 Biglietti di ingresso, guide, spese di trasporto sono a carico dei partecipanti. In caso di rilevante numero di partecipanti è prevista la possibilità di effettuare le escursioni in autobus o minibus. Pertanto è gradita, per esigenze organizzative, una prenotazione entro il termine ultimo del 25 Novembre.
EVENTI PADOVA 17 e 18 NOVEMBRE 2022 “SVELARE L'INVISIBILE. TRACCE NASCOSTE DI STORIE, OPERE, CONTESTI” Convegno Internazionale Padova – Università degli Studi di Padova 17-18 novembre 2022 Info: svelare.invisibile@unipd.it Fonte Archeologia Viva
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