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 PROSSIMO EVENTO. La pagina presenta l'evento più prossimo cui parteciperà CUORE SANNITA ::
 
  Lunedì, 25 Novembre 2019 - 16:58 :: 39086 Letture

IRPINI: Ariano Irpino, Cairano - Oliveto, Carife, Calitri, Compsa, Lioni, 6/7 Aprile

Programma vedi box a lato oppure Clicca qui



Partenza da Largo Brecci di Piedimonte Matese alle ore 7.00 di sabato 6. La presenza antropica nell’area che indagheremo è molto antica, una terra di Irpini, Lucani, Sanniti, Romani. Intorno alle 9.00 ad Ariano Irpino la visita all’area dell’antica Aequum Tuticum (sito apparso in condizioni di grave abbandono in sede di ricognizione) e successivamente spostamento a Carife con le sue necropoli e l’interessante museo. Quindi Aquilonia (Parco archeologico di Carbonara con città distrutta dal terremoto del 1930, la fontana lavatoio del paese, la quercia di San Vito) che rimanda ad un centro quasi mitico, Aquilonia appunto, che ricorre a Lacedonia e nell’area di Bisaccia (sempre in riferimento all’antica Akudunniad, nome osco impresso su monete ritrovate nell’area). Le possenti mura di Oppido Vetere, a Lioni, richiamano i Sanniti costruttori di mura. Interessanti i resti di epoca romana (pavimentazione del foro, monumenti funerari come la torre del castrum longobardo ed il leone, il cippo graccano, ecc.) ed il Museo. Siamo a ridosso della zona fra Cairano e la Sella di Conza, passaggio privilegiato tra la valle dell’Ofanto e la piana del Sele unendo sin dalla preistoria il litorale adriatico con quello tirrenico. L’area era abitata già dall’inizio del primo millennio a.C. come attestato dalle necropoli (Vignale, Serra e Cannelicchio) che hanno restituito tombe della fossa kultur di Oliveto – Cairano, ovvero le tombe a fossa più risalenti della Campania con corredi richiamanti la cultura adriatica. Monteverde Irpino, esteso su tre colli (Serro della Croce, S. dell’Incoronata, S. del Castello) ed antropizzata sin dal neolitico presenta tracce della occupazione Sannitica dell’area ovvero i resti della roccaforte sannitica distrutta dai Romani nel 296-293 a.C. e, secondo alcuni storici Aquilonia. La posizione nell’alta valle dell’Ofanto richiama il rapporto con l’area lucana e pugliese come Compsa, centro Irpino poi municipium romano; la Sella di Conza sin dalla preistoria è stata punto di passaggio verso la valle del Sele e la pianura Pestana quindi il Tirreno da un lato e la valle dell’Ofanto con la pianura apula ed adriatico dall’altro. Resti del foro (pavimentazione) ed edifici pubblici (podio) nell’ area di Santa Maria Assunta in Cielo, delle terme e dell’anfiteatro richiamano alla romanità, ma è tutta l’area che conserva la memoria di una storia millenaria segnata da Annibale ma anche dal terremoto del 1980. Un lago incastonato nel verde aumenta l’amenità del luogo.

Ritorno in serata di domenica 7 dopo pernottamento in loco. Pranzo al sacco e cena del sabato in ristorante.

L’escursione avrà carattere RICOGNITIVO e presenta percorsi agevoli ad eccezione di alcuni tratti – facoltativi - in aree con maggiori pendenze e vegetazione. Consigliato, pertanto, abbigliamento adatto e comodo.

Adesioni contattando www.cuoresannita.it; Cuore Sannita Facebook oppure Giuseppe 380 1874732 – Antonio 368/3860644

Biglietti di ingresso*(prima domenica gratuita*), guide, spese di trasporto con auto propria sono a carico dei partecipanti. Stante lo sviluppo su due giorni è gradita, per esigenze organizzative, una prenotazione pronta e, comunque, non oltre il 25 Marzo. 

Il programma, ovvero orari ed ordine delle visite, potrebbe variare in base al numero dei partecipanti.

**Programma dettagliato in sede

 



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Commenti
N° 3363 - giuseppe ha scritto::
Giu-’21
18

EVENTO 11 LUGLIO: tra MINTURNAE e GAETA L'escursione che sostituisce tra TOSCANA e LAZIO, ripropone l'evento annullato, causa covid, nel Marzo scorso. Programma: partenza dal Largo Brecci di Piedimonte Matese in direzione Minturno. Intorno alle ore 8.15 raggiungeremo la colonia romana di MINTURNAE posta sulla sponda destra del Liris / Garigliano. Siamo nel territorio degli antichi Aurunci e la colonia, dedotta nel 296 a.C., sorge a ridosso della via Appia e rimane attiva fino al VI sec. d. C. quando viene definitivamente abbandonata. Minturnae nasce come colonia marittima per motivi commerciali data la navigabilità del fiume e la vicinanza della foce a mare, non lontano dal santuario/emporio di Marica e presenta un perimetro quadrato da impianto castrale, con una cinta muraria in opera poligonale ed è suddivisa da assi ortogonali col decumano costituito dalla Via Appia. Successivamente, la città si amplia attraverso la costruzione di una cinta muraria in opera quadrata posta fuori dal castrum e dotata di torri. Il complesso molto ben conservato, presenta un teatro di fine età repubblicana disposto su doppio ordine architettonico, le interessanti terme, il foro repubblicano con i resti del capitolium. La monumentalizzazione augustea portò alla costruzione di portici, un tempio dedicato ad Augusto nel foro repubblicano, un tempio a Cesare divinizzato, una nuova piazza di fronte la più antica, la riedificazione del teatro. Ancora poi, alla città tufacea di età repubblicana ed a quella in pietra di età augustea, in età adrianea si sostituì una città in muratura con mercato, terme urbane, quartiere residenziale con domus, strade, terme, fontane e ninfei anche grazie all’imponente acquedotto che conserva ancora oltre 100 arcate, in opus cementicium e paramento in opera reticolata. E’ quindi adrianea la Minturnae odierna. L’interessante Antiquarium, allestito entro gli ambulacri del teatro romano, presenta reperti significativi provenienti dalla città e dal territorio e collegamenti con la nostra area. A SCAURI, le mura poligonali attribuite all’antica Pyrae, in località Mura Megalitiche, presentano blocchi ben definiti - spesso a bugnato – in un’area caratterizzata dalla presenza di strutture ad arco che sostenevano, inglobando le mura, la villa di Marco Emilio Scauro. Il porticciolo romano con le peschiere romane del parco di Gianola/Monte di Scauri, incastonato in una baia incantevole, è un vero gioiellino. Successivamente visita alla città di FORMIA, posta sulla via Appia ed importante centro residenziale che accolse tanti personaggi famosi che costruirono nel territorio importanti ville. Città degli Aurunci, presunta sede dei Lestrigoni narrati nell’Odissea e legata ad episodi dei viaggi degli Argonauti o di Enea, diviene colonia romana con Adriano col nome di Aelia Hadriana Augusta Formiae. La città, che ha conservato a lungo i due antichi nuclei, l’attuale Castellone e Mola di Gaeta, rimane legata al nome di Cicerone che nella romana Formiae viene assassinato dai sicari di Antonio nel 43 a.C. Sull’Appia antica una monumentale costruzione a torre, con basamento quadrangolare sormontato da una struttura cilindrica prende il nome dal celebre oratore di cui comunemente si ritiene essere il sepolcro, “TOMBA DI CICERONE”, mentre lungo la litoranea i resti di una grandiosa villa sono pure attribuiti al “formianum o villa estiva” dello stesso Cicerone. La villa presenta tre livelli, con zona residenziale, due ninfei ed un porto a servizio. Formiae presenta tracce del foro, capitolium, criptoportici, acquedotto, un interessante “cisternone romano”, resti dell’anfiteatro, del teatro ed altro ancora della fase romana*. MURA megalitiche sono presenti in località castellone ove è presente la imponente torre* e nella zona di CASTELLONORATO, ove vi sono mura legate alla fase preromana e la splendida “Porta Aurea”. Interessanti reperti al Museo Archeologico Nazionale. La nostra escursione toccherà, poi, GAETA che deriverebbe il nome dalla balia di Enea sepolta nel monte in forma di tumulo che chiude il golfo di Gaeta, in antico compresa nel territorio di FORMIAE tra mausolei, acropoli, ville romane e mura antiche. Suggestivo il Mausoleo di L. Munazio Planco sulla sommità del Monte Orlando, quello di L. Sempronio Atratino ed il Mausoleo Romano o sepolcreto marittimo, secondo Majuri tomba di Cicerone, secondo altri di Scipione l’Africano. Molto suggestivo il “cisternone” di San Vitale, apprezzabili la vasca delle murene, le mura attribuibili ad Antonino, come pure il Museo Archeologico. A SPERLONGA, luogo in cui sorsero molte ville residenziali, la splendida “VILLA DI TIBERIO” da cui provengono importanti complessi scultorei tra cui quelli rinvenuti nella grotta adibita a ninfeo, relativi ad Ulisse ed alle sue gesta (l'assalto di Scilla alla nave dell'eroe greco, l'accecamento di Polifemo, Ulisse intento a trasportare il corpo di Achille, e il Ratto del Palladio) oggi allocati nel Museo Archeologico, mentre Ganimede rapito dall’aquila è in copia sulla grotta. Nell’area FONDI (visitata nel 2020), città volsca divenuta successivamente municipium romano leggibile nel tracciato viario della moderna cittadina. Fondi, infatti, presenta una forma quadrata tipicamente impostata su un reticolo di strade attorno a due assi (cardo e decumano) principali col decumano ricalcante l’Appia ed è cinta da mura poligonali di notevole interesse che successivamente sono state munite di torri. La moderna FUNDI presenta il tipico foro ove è oggi Piazza della Repubblica, un impianto termale ed un Museo Civico. Ritorno in serata dopo colazione al sacco. L’escursione è da considerarsi turistica. Consigliato, in ogni caso, abbigliamento comodo. • *Recupero dell’escursione non effettuata causa -covid, nel Marzo 2021; pertanto la parte relativa alle mura poligonali situate in montagna e/o in zone ricche di vegetazione (es. Castellonorato), sarà differita. Sostituisce “Tra Toscana e Lazio”, che verrà effettuata in Autunno o nel 2022. Adesioni entro il 9 Luglio contattando www.cuoresannita.it; Cuore Sannita Facebook oppure Giuseppe 380 1874732 ** In caso di rilevante numero di partecipanti, persistendo la difficoltà di effettuare le escursioni in autobus o minibus, è gradita, per esigenze organizzative, una prenotazione entro il termine ultimo del 9 Luglio.
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