2/3 Luglio: tra TOSCANA E LAZIO (terre di Etruschi).
2 Luglio ore 6.00: Partenza da largo Brecci di Piedimonte Matese alla volta di CERVETERI, con arrivo previsto intorno alle ore 9.00. Caere (Kaisra etrusca, Agylla per i Greci) fu uno dei maggiori centri etruschi come documentato dalla imponenza dei resti e dalla ricchezza dei materiali rinvenuti. Ebbe una intensa attività commerciale ed un fiorente artigianato artistico che iniziarono a declinare in età imperiale sino allo spopolamento nell’alto medioevo. Dell’abitato restano scarse tracce mentre molto ben conservate sono le NECROPOLI che vanno dal villanoviano (IX/VIII sec. a. C.) all’orientalizzante (VII sec. a C.) coi caratteristici tumuli sostituiti a partire dal V sec. dalle tombe a dado (Banditaccia che conserva la tomba della capanna ad imitazione di una casa etrusca – VII sec. a.C. -, il tumulo del Colonnello, la tomba dei Capitelli, la t. della Cornice; Sorbo da cui la tomba Regolini – Galassi, di VII sec. a. C., che ha restituito il ricco corredo orientalizzante conservato al Museo del Vaticano; Monte Abatone col tumulo della Campana). A palazzo Ruspoli il Museo Nazionale Cerite. Caere aveva tre aree portuali: PIRGY (S. Severa) che fu anche importante santuario dedicato alla protettrice di nascita e navigazione, con area sacra e due templi; Pirgy viene romanizzata nel III sec. a. C. e sulle rovine del castrum, di cui restano imponenti MURA POLIGONALI, viene edificato il castello sede del Museo che contiene in copia le famose lamine di Pirgy in doppia lingua (etrusco – punica). Altri porti di Caere erano PUNICO (S. Marinella) romanizzata come Castrum Novum e ALSIO (Ladispoli).
CIVITAVECCHIA, antica Centumcellae per la ricchezza di insenature della sua costa, era ieri come oggi, un altro importante scalo portuale. La città, edificata su progetto di Apollodoro di Damasco in età Traianea, presentava basiliche, acquedotto, terme ed un porto di cui residuano i due moli e le torri con funzioni di faro. Le terme Taurine presentano calidarium, laconicum (sauna), tiepidarium, spogliatoio e frigidarium risalenti all’età repubblicana mentre biblioteca, sala, cubicula risalgono all’età imperiale. All'interessante Museo Archeologico è presente una copia dell’Athena Parthenos di Fidia.
TARQUINIA, dai Tarquini che regnarono su Roma sino al 509 a. C. esercitando sulla stessa notevole influenza etrusca, sarebbe stata fondata dal mitico Tarconte. L’antico centro che rimase in vita sino alle incursioni barbariche, era situato sul pianoro della Civita ove insiste parte della CINTA MURARIA, il basamento del tempio dell’ARA della REGINA (da cui proviene la coppia di cavalli alati esposta al MUSEO Nazionale Etrusco) e numerose NECROPOLI con ricche tombe perlopiù a camera (t. dei Tori, t. degli Auguri, della Caccia e della Pesca, delle Leonesse, databili intorno al 530 a. C., t. dell’Orco, dei Leopardi e degli Scudi (V-IV sec. a. C.).
In serata pernottamento a SATURNIA. Sin dall’età del Bronzo vi sono attestazioni sul pianoro ove si stanziarono poi i villanoviani di cui restano sepolture a pozzetto in località Sede di Carlo. Le NECROPOLI presentano soprattutto tombe a fossa e tombe a camera realizzate con lastroni monolitici conficcati nel terreno e sostenute da pietre ammassate all’esterno. La conquista romana, avvenuta nel III sec. a. C. portò ad una completa ristrutturazione testimoniata dall’impianto stradale regolare, da una nuova cinta muraria e dalle terme. Un piccolo antiquarium contiene i materiali dell’area.
Ad ORBETELLO dell’antica città etrusca, come delle necropoli, poco residua se non alcuni resti di edifici di VI sec. a. C., forse magazzini legati all’attività portuale. Dopo l’abbandono avvenuto nel V sec. a. C., la città viene rifondata nel IV e munita di una imponente CINTA MURARIA in blocchi poligonali di arenaria; le testimonianze legate all’occupazione romana -280 a. C. – (materiali da area sacra, il frontone di Talamone), legano il centro a COSA. Sempre nell’attuale comune di Orbetello si trova infatti il Parco Archeologico di COSA che presenta un importante CINTA MURARIA in POLIGONALE con 18 torri lungo 1.5 Km., di cui residua la PORTA Romana. In apicale l’arx, il centro religioso con le proprie mura, il capitolium, la via sacra, il FORO con curia, basilica, tempio della Concordia ed aerarium. Le TERME, l’area portuale ai piedi della collina (Portus Cosanus), la Tagliata e numerose ville tra cui quella di SETTEFINESTRE, caratterizzavano l’area da cui provengono i materiali esposti al Museo Archeologico Nazionale.
Possibile estensione all’area archeologica di Vulci (Montalto di Castro).
Ritorno nella tarda serata di domenica 3.
L’escursione è da considerarsi turistica. Consigliato abbigliamento comodo.
Adesioni entro il 25 Giugno contattando www.cuoresannita.it; Cuore Sannita Facebook oppure Giuseppe 380 1874732
*Escursione soggetta alle normative anti – covid.
** In caso di rilevante numero di partecipanti è prevista la possibilità di effettuare le escursioni in autobus o minibus. Pertanto è gradita, per esigenze organizzative, una prenotazione entro il termine ultimo del 25 Giugno.
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2/3 Luglio: tra TOSCANA E LAZIO (terre di Etruschi). 2 Luglio ore 6.00: Partenza da largo Brecci di Piedimonte Matese alla volta di CERVETERI, con arrivo previsto intorno alle ore 9.00. Caere (Kaisra etrusca, Agylla per i Greci) fu uno dei maggiori centri etruschi come documentato dalla imponenza dei resti e dalla ricchezza dei materiali rinvenuti. Ebbe una intensa attività commerciale ed un fiorente artigianato artistico che iniziarono a declinare in età imperiale sino allo spopolamento nell’alto medioevo. Dell’abitato restano scarse tracce mentre molto ben conservate sono le NECROPOLI che vanno dal villanoviano (IX/VIII sec. a. C.) all’orientalizzante (VII sec. a C.) coi caratteristici tumuli sostituiti a partire dal V sec. dalle tombe a dado (Banditaccia che conserva la tomba della capanna ad imitazione di una casa etrusca – VII sec. a.C. -, il tumulo del Colonnello, la tomba dei Capitelli, la t. della Cornice; Sorbo da cui la tomba Regolini – Galassi, di VII sec. a. C., che ha restituito il ricco corredo orientalizzante conservato al Museo del Vaticano; Monte Abatone col tumulo della Campana). A palazzo Ruspoli il Museo Nazionale Cerite. Caere aveva tre aree portuali: PIRGY (S. Severa) che fu anche importante santuario dedicato alla protettrice di nascita e navigazione, con area sacra e due templi; Pirgy viene romanizzata nel III sec. a. C. e sulle rovine del castrum, di cui restano imponenti MURA POLIGONALI, viene edificato il castello sede del Museo che contiene in copia le famose lamine di Pirgy in doppia lingua (etrusco – punica). Altri porti di Caere erano PUNICO (S. Marinella) romanizzata come Castrum Novum e ALSIO (Ladispoli). CIVITAVECCHIA, antica Centumcellae per la ricchezza di insenature della sua costa, era ieri come oggi, un altro importante scalo portuale. La città, edificata su progetto di Apollodoro di Damasco in età Traianea, presentava basiliche, acquedotto, terme ed un porto di cui residuano i due moli e le torri con funzioni di faro. Le terme Taurine presentano calidarium, laconicum (sauna), tiepidarium, spogliatoio e frigidarium risalenti all’età repubblicana mentre biblioteca, sala, cubicula risalgono all’età imperiale. All'interessante Museo Archeologico è presente una copia dell’Athena Parthenos di Fidia. TARQUINIA, dai Tarquini che regnarono su Roma sino al 509 a. C. esercitando sulla stessa notevole influenza etrusca, sarebbe stata fondata dal mitico Tarconte. L’antico centro che rimase in vita sino alle incursioni barbariche, era situato sul pianoro della Civita ove insiste parte della CINTA MURARIA, il basamento del tempio dell’ARA della REGINA (da cui proviene la coppia di cavalli alati esposta al MUSEO Nazionale Etrusco) e numerose NECROPOLI con ricche tombe perlopiù a camera (t. dei Tori, t. degli Auguri, della Caccia e della Pesca, delle Leonesse, databili intorno al 530 a. C., t. dell’Orco, dei Leopardi e degli Scudi (V-IV sec. a. C.). In serata pernottamento a SATURNIA. Sin dall’età del Bronzo vi sono attestazioni sul pianoro ove si stanziarono poi i villanoviani di cui restano sepolture a pozzetto in località Sede di Carlo. Le NECROPOLI presentano soprattutto tombe a fossa e tombe a camera realizzate con lastroni monolitici conficcati nel terreno e sostenute da pietre ammassate all’esterno. La conquista romana, avvenuta nel III sec. a. C. portò ad una completa ristrutturazione testimoniata dall’impianto stradale regolare, da una nuova cinta muraria e dalle terme. Un piccolo antiquarium contiene i materiali dell’area. Ad ORBETELLO dell’antica città etrusca, come delle necropoli, poco residua se non alcuni resti di edifici di VI sec. a. C., forse magazzini legati all’attività portuale. Dopo l’abbandono avvenuto nel V sec. a. C., la città viene rifondata nel IV e munita di una imponente CINTA MURARIA in blocchi poligonali di arenaria; le testimonianze legate all’occupazione romana -280 a. C. – (materiali da area sacra, il frontone di Talamone), legano il centro a COSA. Sempre nell’attuale comune di Orbetello si trova infatti il Parco Archeologico di COSA che presenta un importante CINTA MURARIA in POLIGONALE con 18 torri lungo 1.5 Km., di cui residua la PORTA Romana. In apicale l’arx, il centro religioso con le proprie mura, il capitolium, la via sacra, il FORO con curia, basilica, tempio della Concordia ed aerarium. Le TERME, l’area portuale ai piedi della collina (Portus Cosanus), la Tagliata e numerose ville tra cui quella di SETTEFINESTRE, caratterizzavano l’area da cui provengono i materiali esposti al Museo Archeologico Nazionale. Possibile estensione all’area archeologica di Vulci (Montalto di Castro). Ritorno nella tarda serata di domenica 3. L’escursione è da considerarsi turistica. Consigliato abbigliamento comodo. Adesioni entro il 25 Giugno contattando www.cuoresannita.it; Cuore Sannita Facebook oppure Giuseppe 380 1874732 *Escursione soggetta alle normative anti – covid. ** In caso di rilevante numero di partecipanti è prevista la possibilità di effettuare le escursioni in autobus o minibus. Pertanto è gradita, per esigenze organizzative, una prenotazione entro il termine ultimo del 25 Giugno.
“CENTURIPE ARCHEOFILM” 8/11 LUGLIO II Festival internazionale del cinema archeologico 8 – 11 luglio 2022 / ore 21.30 Centuripe (En) – Piazza Duomo Ingresso libero e gratuito Programma: www.firenzearcheofilm.it/centuripe-en Info: Tel. 0935.919480 ufficioturistico@comune.centuripe.en.it
“CENTURIPE ARCHEOFILM” 8/11 LUGLIO II Festival internazionale del cinema archeologico 8 – 11 luglio 2022 / ore 21.30 Centuripe (En) – Piazza Duomo Ingresso libero e gratuito Programma: www.firenzearcheofilm.it/centuripe-en Info: Tel. 0935.919480 ufficioturistico@comune.centuripe.en.it
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