I Sanniti ed il sacro: Pietrabbondante e Schiavi d'Abruzzo, 6 Ottobre
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Partenza da Via Vincenzo Caso, parcheggio Salesiani alle ore 7.30. Alle ore
08.50 circa arrivo nel territorio di Pietrabbondante, area sacra dei Sanniti per
eccellenza. Visitiamo quello che viene definito in una brochure firmata dal grande
studioso Adriano La Regina “Il più grande monumento del mondo Sannitico”.
L’area sacra è sovrastata dai poligonali che cingono il monte Saraceno (o Caraceno)
intorno a quota mille (1.212), resti della antica fortificazione risalente al IV sec. a.C.
e, secondo alcuni, sede dell’acropoli. Nell’area interessanti la necropoli in località
Trocchia, risalente al V° sec. a.C., il piccolo tempio di Colle Vernone e l’antico
villaggio di località Arco. L’area sacra ha restituito recentemente una domus publica,
tempio L – il più antico, non posteriore al IV sec. a.C. ed adibito ad erario -, edificio
T – a tre ambienti con porticato e magazzini -, il sacello nell’area orientale).
Particolarmente attraenti sono il complesso Tempio Maggiore (B) / Teatro. L’area è
molto ampia, di circa 55 m. per 90, ed ospitava le riunioni del Senato oltre che le
assemblee, in un periodo compreso tra la fine del II e l’inizio del I° sec. a.C.
Ammireremo il poligonale praticamente perfetto e privo di linee interstiziali (salvo
quelle dovute ai movimenti del suolo), che ingloba questa area dall’esterno con un
andamento semicircolare. Ricordiamo che l’area è stata costruita su una preesistente
come è deducibile dal colonnato del tempio ionico che viene datato al IV° sec. a.C..
La struttura, come adesso appare, presenta uno stile latino come si evince dalla pianta
a tre celle che è del tutto assente nella cultura sannita e dalle colonne oltre che dagli
altri elementi architettonici.
Particolare, nel teatro, che schienale e piano dei sedili siano scolpiti in un unico
blocco. Colpiscono i braccioli esterni all’emiciclo decorati da grifoni e la presenza di
Seguirà la visita al tempio Minore, risalente al II sec. a.C. e quindi più antico del
primo; l’aspetto è piuttosto quello di un tempio greco, pur presentando il tipico podio
italico “a gola rovesciata” presente già nel tempio maggiore di Schiavi da noi visitato
Ai lati del tempio una sorta di recinzione in poligonale più grezzo e protomi
raffiguranti teste di leone. Inoltre, nelle adiacenze, botteghe e servizi funzionali
Ricordiamo che nell’area fu trovata una scritta in lingua osca, conservata al Museo
Archeologico Nazionale, con la dicitura SAFINEM.
Dopo colazione al sacco o pranzo al ristorante, la nostra prossima meta: SCHIAVI
D’ABRUZZO E LA SUA AREA SACRA dei Templi Italici. Gli stessi, si trovano
come l’intera area archeologica in un punto molto panoramico atto a dominare la
sottostante valle, scavata dal Trigno, e sono posizionati di fronte ai monti del Matese
ed alla area archeologica di Pietrabbondante.
I templi sono due e risalgono ad un periodo compreso tra il III ed il I secolo a. C. Ad
essere più precisi vi sono un Tempio Maggiore risalente al II secolo a.C. ed un
Tempio Minore datato al I° sec. a.C., di fronte al quale è posto un altare
monumentale. I due templi si trovano sulla terrazza su cui sorgono come
praticamente affiancati e paralleli ed il terrazzamento è contenuto da una lunga
murazione in stile ciclopico - con blocchi pressoché quadrati - delimitante il santuario
ad ovest. Nella zona si trovano altre opere tra cui un edificio sacro probabilmente
abbandonato appena dopo la Guerra Sociale (91-89 a-C.), la guerra che vide a
Corfinio coniare una moneta con la scritta Italia; nei pressi del santuario, più
esattamente dietro il muro che contiene lo stesso, appare una torre medievale
composta da due livelli. Il Tempio Maggiore fu costruito, forse su una preesistente
area sacra, da una antica famiglia sannita in un periodo compreso tra la fine del III e
l’inizio del II sec. a. C. Il nome del costruttore è desumibile da una iscrizione in
lingua osca posta presso la soglia del Tempio Minore che lo indica come appartenente
alla famiglia dei Papi: il tempio, che presenta un ambiente di circa m.7 x 7 di forma
pressoché quadrata, si trova su un podio che misura circa 21 m. x 11 ed è alto circa 2
m. Il tempio è tetrastilo e presenta due file di colonne laterali con capitelli ionici.
Il Tempio Minore, risalente al I sec. a.C. è meno elaborato, forse perché l’aumento di
importanza dell’area di Pietrabbondante aveva portato ad un minor impegno
nell’edificazione nella zona ove ora ci troviamo. Anche questo tempio, di dimensioni
minori, è tetrastilo e con una cella unica praticamente quadrata, ma presenta un solo
allineamento di colonne ed appare, rispetto al maggiore, privo di podio. La cella
presenta un pavimento ben conservato in signino rosso (molto diffuso in Campania e
Lazio) ed uno spazio probabilmente riservato ad una statua ormai non in loco.
Abbiamo detto che il tempio minore doveva essere meno importante rispetto a quelli
di Pietrabbondante, soprattutto il contemporaneo tempio B che è indice della diversa
importanza dei due complessi. Probabilmente alla diversa, maggiore importanza di
Pietrabbondante, è dovuto il fatto che il tempio di Schiavi presenta tracce di
adattamenti manutentivi tali da far ritenere il complesso come sopravvissuto nel
tempo rispetto all’altro più importante. Infatti è probabile che i Romani abbiano
provveduto a sopprimere almeno ufficialmente le attività sacre nei templi di maggior
importanza e che quindi avevano esercitato una maggior influenza ideologica contro
gli stessi (Romani) mentre i centri di minor rilevanza probabilmente continuarono
almeno ad un livello più strettamente locale ad esercitare una certa influenza come
sostiene validamente A. la Regina.
Il ritorno è previsto nel tardo pomeriggio. Partenza intorno alle 17.30.
La escursione avrà carattere turistico, seppur ricognitivo nella parte apicale di
Pietrabbondante e, quindi, potrebbe presentare difficoltà. Comunque, si consigliano
abbigliamento adatto e scarpe comode.
Per informazioni, prenotazioni ed Adesioni contattando www.cuoresannita.it;
Cuore Sannita Facebook oppure Giuseppe 380 1874732 – Antonio
*Alcune visite (o l’ordine delle stesse e degli orari) potrebbero subire modifiche in
relazione al numero dei partecipanti ed ai permessi accordati.
Biglietti di ingresso, guide, spese di trasporto sono a carico dei
In caso di rilevante numero di partecipanti è prevista la possibilità di
effettuare le escursioni in autobus o minibus. Pertanto è gradita, per
esigenze organizzative, una prenotazione entro il termine ultimo del 26
Ristorante: Templi Italici, a ridosso dell’area archeologica di Schiavi.
Prodotti tipici, economico e sapori genuini:
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